IMMERSIONE NELLA CULTURA KHMER 12 GIORNI
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Battambang è la seconda città più grande della Cambogia dopo la capitale. Tuttavia, si ha l'impressione di essere in una città di provincia. Una città tranquilla, che costeggia il fiume Stung Sangker. Fondata nel XI secolo sul fiume Sangker, rimase sotto il dominio tailandese per lungo tempo. Nel 1907, la provincia di appartenenza entrò a far parte del Regno di Cambogia.
I francesi hanno portato i loro concetti urbanistici progettando una città con strade ben definite e una ferrovia che collega Battambang con Phnom Penh.
La città di Battambang è una miscela di tre periodi: quello dell'influenza tailandese, quello delle coloniefrancesi e quello della vita moderna degli anni '60. Le belle case coloniali assumono sfumature ocra e gialle al tramonto. Questa atmosfera ci ricorda un po’ le città di Diego Suarez in Madagascar o di Saint Louis in Senegal, città che hanno lo stesso stile e le case dai medesimi colori.
E' possibile visitare Battambang tutto l'anno. Tuttavia, la stagione delle piogge inizia a giugno e termina in ottobre: i paesaggi sono più verdi, ma le strade sterrate in periferia possono essere fangose. Il periodo migliore per visitare Battambang è tra ottobre e marzo quando il tempo è piacevole e secco. Da fine marzo a maggio le temperature possono raggiungere i 38°C.
Costeggiare il fiume Sangker in tuk-tuk per visitare il tempio e la pagoda Vat Ek Phnom. Possibilità di passare davanti ad antiche pagode, case coloniali, frutteti verdeggianti e villaggi ancora sconosciuti ai turisti. Scoprire l'artigianato locale ed incontrare gli ospitali abitanti del villaggio diventano in tal modo ricordi speciali del vostro viaggio.
2.2. Phnom Banan
È un tempio interessante che si trova a pochi minuti di auto da Battambang. È un luogo bellissimo che pochi turisti vengono a visitare. Occorrerà un po’ di coraggio per visitarlo dato che si raggiunge salendo 350 gradini che diventano piuttosto impegnativi ad una temperatura di 35°C. Con il suo panorama strabiliante, per molti visitatori questo tempio è un 'Angkor Wat' in miniatura.
Questo 'treno di bambù' è stato creato negli anni '80 dai residenti locali per trasportare gli abitanti dei villaggi e le merci della regione, utilizzando porzioni abbandonate di ferrovia. I carrelli erano una volta spinti con la forza delle braccia con l’aiuto di un bastone di bambù. Oggi, il tragitto di sette chilometri costa poco più di quattro euro per turista, dei quali meno della metà è incassato dall'autista mentre il resto va alle poche famiglie che gestiscono il sistema. Per compiere i 14 km di viaggio in andata e ritorno, occorrono 1h e 30 minuti. Si è seduti su una piattaforma di legno e bambù appoggiata su 4 ruote, spinta da un motore di bicicletta. Ecco, il viaggio ha inizio: gli abitanti lo chiamano ancora 'norry' ma noi lo chiameremo TGV – ‘treno ad alta vibrazione’.
Vi offriamo un tour di mezza giornata, in parte a piedi, in parte in barca e in parte in bicicletta, permettendovi di fare un giro della città ammirando i bellissimi edifici coloniali di Battambang. Un'altra escursione di mezza giornata, la 'visita autentica dei mezzi di sussistenza popolare', porta i visitatori a vedere le industrie locali come la lavorazione del riso vischioso nel bambù, l'alcool di riso e gli involtini primavera.
Vi invitiamo a visitare la casa della signora Bun Roeung: una casa khmer che appartiene alla stessa famiglia da 4 generazioni. Visiteremo la casa accompagnati da un membro della famiglia che ci spiegherà come è stata costruita la casa, i materiali utilizzati (principalmente legno), la storia dell’abitazione e soprattutto perché le case Khmer sono su palafitte. Le ragioni sono semplici: evitare inondazioni e favorire una migliore circolazione dell'aria.
Tra i numerosi corsi di cucina in città, il più famoso è lo ‘Smokin' Pot’. Il corso inizia con una visita al mercato e termina con un pranzo composto dai tre piatti insegnati nelle lezioni in classe. Tutti gli studenti ricevono un libro di cucina dall'insegnante, Vannak, con piatti Khmer e Thai. Vannak è originario di Battambang, ma è cresciuto in un campo profughi al confine con la Thailandia ed è appassionato sia di piatti tailandesi che cambogiani.
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